Colpe di tutti
—Le colpe insomma vanno ricercate ovunque. La prestazione di Bologna, d’altronde, parla chiaro. Il piano partita era pressare, ma quando già a metà primo tempo, era diventato chiaro che la strategia non stesse funzionando, l’allenatore ha preferito non cambiarla, anche perché il motto del mister, piaccia o no, resta sempre quello: «Difendere bene, attaccare meglio». Certo, proprio lui a inizio gennaio era stato chiarissimo: «Siamo in emergenza, serve un esterno», che invece non è mai arrivato. L’importante, per tutti, adesso, è fare i conti con la realtà. Capirla prima di tutto e, visto che niente è perduto, provare a cambiarla. Anche perché alle porte c’è il delicato derby toscano con l’Empoli e una serie di scontri diretti a dir poco pericolosi.
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