Conference League uguale turnover? Sicuramente, ma con parsimonia. La necessità di evitare una figuraccia, scrive il Corriere Fiorentino, è evidente, soprattutto al cospetto di avversari poco impegnativi. Non si tratta di dare precedenza a un tipo di competizione piuttosto che a un'altra, ma il San Gallo non può essere allo stesso livello di una squadra da Serie A. L'idea della società, ribadita, è arrivare in fondo a tutte le competizioni e per farlo bisogna gestire al meglio le forse.

Corriere Fiorentino
Turnover sì, ma non sfrenato. In Svizzera per vincere senza soffrire
Turnover sì, ma...
—Probabile che Palladino scelga la medesima strada intrapresa contro i gallesi del TNS, ma con uno spirito diverso: allora le "seconde linee" tradirono non poco, vista la pessima figura e una partita risolta solo nel secondo tempo con l'ingresso dei big. Un successo con zero rischi è ciò che vuole la Fiorentina, anche perché sia Kean che Gudmundsson rischiano seriamente di non esserci. Parola d'ordine: nessuna forzatura. E allora chi entrerà dovrà farlo con la testa giusta: Kouamé, Beltran (con buoni segnali da Lecce), Sottil, Ikoné sono i primi nomi sul pitto. Con loro anche Martinez Quarta e Biraghi, che hanno una voglia grande così. Palladino, dal canto suo, sembra aver quantomeno trovato l'assetto tipo: chi giocherà domani può tentare di metterlo in difficoltà.
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