Molto del futuro del Torino, a patto che rimanga sopra il Napoli in classifica, dipenderà dalla Fiorentina: il motivo
Non si sa ancora quando, ma resta il fatto che nel prossimo weekend Juric si giocherà la speranza di andare in Conference contro il suo maestro: «Maestro, sì, perché mi sento un suo allievo, la sua influenza è stata fortissima. Gasperini mi ha cambiato, è il migliore, è come Sacchi, ha rivoluzionato il calcio. È come un padre per me, sia calcisticamente sia umanamente. Conoscerlo è stata la mia fortuna: ha valori impressionanti, l’onestà e il lavoro. Non cerca mai scorciatoie, mi ha cresciuto molto come persona». Sette anni assieme con Gasp in panca e Juric in campo fino al 2010: un triennio a Crotone, un quadriennio nel Genoa. Gasperini lo volle poi da viceallenatore nel 2011 dall’estate a settembre nell’Inter (esonerati); dal settembre ‘12 al febbraio ‘13 nel Palermo (esonerati); infine altre 2 settimane (da richiamati) fino a marzo, altro esonero. Quasi 12 mesi complessivi, insomma. E a posteriori sempre un mare di elogi e di riconoscenza, da parte del tecnico croato. La Lega deve comunicare la suddivisione delle partite dell’ultimo turno, con l’Atalanta già aritmeticamente in Champions. In ottica granata la contemporaneità riguarda le partite della Fiorentina (contro un Cagliari sicuro da ieri di restare in A) e del Napoli (contro il Lecce, già salvo). I viola hanno chiesto di anticipare il match in vista della finale di Conference di mercoledì 29, quando un loro trionfo potrebbe far esultare anche il Torino, promuovendolo in quella competizione (la Fiorentina si guadagnerebbe il salto in Europa League). Morale: sono due le vie che possono portare il Torino oltreconfine, purché dopo Bergamo i granata restino sopra al Napoli o almeno a pari punti (sono davanti nei confronti diretti). Ma dovranno in ogni caso aspettare almeno fino alla finale di Conference del 29.
Le due ipotesi
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Ipotizziamo che il Toro resti al 9° posto sopra o a pari merito col Napoli, dopo la gara con l’Atalanta. Andrebbe in Conference solo se tra due mercoledì la Viola (8ª) dovesse vincere la finale con l’Olympiacos. Se invece la Fiorentina dovesse perdere, il prossimo anno giocherebbe di nuovo in Conference e l’Italia porterebbe solo 8 squadre (e non 9) nelle Coppe europee.