Il Corriere Fiorentino analizza il difficile momento della Fiorentina con un articolo dal titolo "I numeri della frenata". Che sia un calo fisico o mentale - si legge - anche l’allenatore adesso è tornato sul banco degli imputati, non solo per le sostituzioni tardive perché arrivate dopo il pareggio di Diouf, ma anche per un integralismo tattico che obbliga la squadra viola a cercare sempre e comunque di fare la partita, anche quando non è sostenuta da una buona condizione fisica. La Fiorentina reduce da 14 risultati utili consecutivi, tra campionato e coppe, ha lasciato spazio a una squadra di nuovo alle prese con amnesie difensive e una linea mediana sistematicamente saltata con lanci lunghi dalle retrovie. Difetti ormai noti agli avversari, visto che l’emblema della rimonta svizzera resta il gol del pareggio nato su un altro rilancio del portiere dopo i centri di Nzola e Mota nelle gare con Spezia e Monza, ma più in generale è la manovra che è tornata ad essere prevedibile.
Corriere Fiorentino
Trend negativo da più di un mese: i numeri della frenata
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Il trend negativo è iniziato un mese e mezzo fa. In campionato, ma anche in Conference League dove il Lech Poznan era tornato in partita segnando 3 gol al Franchi e nonostante la sconfitta patita in Polonia. Archiviata la vittoria d’inizio aprile a San Siro contro l’Inter, l’ultima di 9 consecutive raccolte in campionato, la Fiorentina non ha più ritrovato il passo dei tempi migliori, collezionando 4 sconfitte, 4 pareggi e 2 sole vittorie nelle ultime 10 partite (a Poznan contro il Lech e al Franchi contro la Sampdoria). Non solo, perché se l’attacco ha segnato 19 reti la difesa viola ha pagato il consueto dazio con 15 reti al passivo e una media da un gol e mezzo subito a partita, spesso determinato dai duelli persi nell’uno contro uno.
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