Tra rinnovo e dinamite. L’esplosione di Vlahovic, anche nelle parole

Anche La Nazione dedica ampio spazio alle prestazioni di Dusan Vlahovic. Cinque reti in quattro partite ufficiali: cos’altro aggiungere a proposito di un giovane calciatore che sta dimostrando, una partita dopo l’altra, la propria strabiliante fase di crescita? Che sta declinando la propria voglia di grandezza anche nelle interviste dopo la partita: «Devo lavorare con umiltà, ho bisogno solo di quella per crescere». E non sono parole buttate lì, è come se il giovane Vlahovic avesse indossato fin da quando si è ripresentato a Moena la personalità giusta per diventare un top player.

Lo hanno cercato club di prima fascia, fra questi anche il Manchester City, e le cifre dell’ingaggio sono schizzate verso orbite impensabili fino a un anno fa. La Fiorentina ha avuto l’esigenza di accelerare sul rinnovo arrivando a proporre uno stipendio base vicino ai 4 milioni netti, la trattativa sembrava ben avviata a Moena e poi nel vertice degli ultimi giorni di mercato ha subìto uno stallo: ma la verità è che Vlahovic – coinvolto in un turbine che aveva come protagonisti anche i propri procuratori – non ha mai chiesto di andarsene. Ma il punto è che la Fiorentina ha uno dei centravanti più forti del campionato, che ha migliorato il proprio repertorio grazie a una motivazione atomica.