Thorstvedt e Vranckx congelati. Adesso piace Lovric, ma prima le cessioni

Il mercato della Fiorentina continua a vivere di spasmi, accelerate improvvise e stop inaspettati. Pradè sta riscontrando più difficoltà del previsto - anche a causa del per ora esiguo budget a disposizione e dello scarso appeal dei viola che cozza rispetto a obiettivi e ambizioni. 

Sistemata parzialmente la difesa, l'attenzione della squadra mercato si sposta con una certa urgenza sul centrocampo. I due filoni principali che portano a Thorstvedt e Vranckx si sono per il momento congelati. Le due operazioni sono comunque ben avviate ma, in una sessione in cui il club di Commisso sembra dosare per adesso ogni singola cifra, Pradè si sta guardando intorno per sondare altre strade. Fra cui quella, nuova, che porta a Sandi Lovric dell’Udinese, per il quale servirebbero circa 8 milioni di euro. Poi ci sono ancora in lista Edoardo Bove (Roma) e lo statunitense Cardoso (Real Betis).  

In un momento in cui il club non sembra volersi sbilanciarsi, la sensazione è che ulteriori acquisti potrebbero essere finanziati solo da altre cessioni: Amrabat, Sabiri, Ikone, Nzola. La priorità è trovare una sistemazione all'ex United, sia perché sembra essere l'unico del quartetto in grado di portare un'entrata economica in doppia cifra in termine di milioni, sia perché il calciatore (che al momento non ha ricevuto offerte concrete) considera chiusa la sua esperienza a Firenze. Il mercato dei viola risente di questi quattro casi di mercato: per questo la società sembra aver fissato una data entro il quale provare a risolvere tutto, il 22 luglio, giorno in cui l'opzione a favore del Manchester per riscattare il centrocampista scadrà, giornata in cui anche gli altri tre dovranno avere le idee chiare.