Il caso dei tamponi della Lazio, in attesa di capire come finirà l’inchiesta della Procura di Avellino, esce dai laboratori per entrare nelle aule del Tribunale Federale di via Allegri. Rinviati a giudizio il presidente Lotito, il direttore sanitario Pulcini, il medico sociale Rodia e la Lazio. Questo quanto troviamo scritto nell’edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio in merito alla delicata questione sui tamponi che sta investendo il club della Capitale. Nessuna possibilità di patteggiamento, si legge. La Procura non ha mai preso in considerazione l’ipotesi di chiudere il caso con una multa salata: si parla di 8 casi di positività Covid nel gruppo della Lazio non comunicati in modo tempestivo alle Asl di competenza; dell’impiego di Ciro Immobile nella partita con il Torino vinta 4-3 (con gol dello stesso attaccante) quando avrebbe dovuto osservare un periodo di isolamento domiciliare e, per lo stesso motivo, di un altro giocatore (quasi certamente Djavan Anderson) convocato e in panchina l’8 novembre con la Juve nonostante dovesse trovarsi a casa all’esito del controllo eseguito il 2.
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Terremoto Lazio, club deferito per il caso tamponi di novembre. Ecco cosa rischia
La Procura non ha mai preso in considerazione l’ipotesi di chiudere il caso con una multa salata
SANZIONI
Gli inquirenti federali contestano a Lotito la violazione dell’articolo 4 del codice di giustizia sportiva, dell’articolo 44 (comma 1) delle Noif (adempimenti per la tutela medico sportiva) e della “mancata osservanza dei protocolli sanitari. Si andrà a processo. Per Lotito ci potrebbe essere il rischio (in dipendenza dalla lunghezza o meno di un’eventuale inibizione) della decadenza dalla carica di consigliere federale rappresentante della Lega. Per Inzaghi e per la Lazio, se non riusciranno a cavarsela con un’ammenda, c’è l’ipotesi concreta di pagare in punti le violazioni procedurali contestate dalla Procura. Il rischio è quello di perdere 3-0 a tavolino le partite contro Torino e Juve oltre che una penalizzazione in classifica. Il Presidente Lotito però è tranquillo e commenta "Club estraneo, piena fiducia nella giustizia"
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