Sulle pagine del Corriere Fiorentino oggi in edicola viene trattato l'argomento relativo alla porta viola. Terracciano, definito "il numero uno dei numeri dodici", è riuscito a prendersi la maglia da titolare aspettando il proprio turno, sfruttando anche il grave infortunio rimediato da Dragowski nella gara col Napoli. Oggi è lui a tutti gli effetti il portiere titolare ella Fiorentina. E il suo rendimento tra i pali è quasi sempre stato all'altezza, come testimonia anche l'ultima esibizione a San Siro, contro l'Inter. Il suo score stagionale recita 23 presenze in campionato (22 da titolare), 4 in Coppa Italia (3 dal primo minuto), 34 gol subiti, 5 clean sheet in Serie A, un rigore parato e un sacco di interventi decisivi. Per Terracciano una sola esclusione per scelta tecnica dopo Fiorentina-Napoli, quella nella sfida (persa) contro il Sassuolo.
Il Corriere Fiorentino
Terracciano resta, Dragowski verso l’addio. Porta viola: i nomi per il futuro
Terracciano ha ormai preso il posto a Dragowski, per il futuro però i viola pensano ad un estremo difensore giovane e bravo anche con i piedi
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Dando ormai per scontata la partenza di Dragowski infatti (per il quale la trattativa per il rinnovo di contratto in scadenza nel 2023 è stata ormai abbandonata), resta da capire se per la prossima stagione la Fiorentina vorrà puntare ancora su Terracciano o se deciderà di puntare a qualcosa di più. Stando ai tanti sussurri che si ascoltano ormai da mesi, la scelta sembra già fatta: si cercherà un portiere di primo livello. L'identikit? Giovane e bravo anche con i piedi. Per questo Meret del Napoli piace ma non entusiasma, anche se un eventuale scambio con Dragowski farebbe riflettere la Fiorentina. Per caratteristiche, però, piacciono di più i profili di Cragno (Cagliari) e Vicario, in prestito all’Empoli ma pure di lui proprietà del club di Giulini. E se Carnesecchi (quest’anno a Cremona in prestito dall’Atalanta e titolare dell’Under 21) è forse il prospetto più interessante, non vanno mai dimenticati giocatore come Provedel (Spezia) e Silvestri dell’Udinese. Questi ultimi, profili più esperti ma abili nell'impostare l'azione.
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