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Stadio, non lasciare il Franchi comporterebbe 2 anni di lavoro in più

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Il rischio di prolungamento dei lavori al Franchi
Redazione VN

In attesa che, Rocco Commisso arrivi in Italia, il Comune di Firenze sta lavorando per poter fornire alla Fiorentina un cronoprogramma in cui specifica: i lavori che verranno svolti sull'impianto, e la capienza totale per le prossime stagione; così come richiesto dalla società. Fin dal primo incontro tra la nuova sindaca e la società l'idea è sempre stata quella di non abbandonare l'Artemio Franchi. Nei prossimi giorni il Comune insieme ai progettisti di Arup elaborerà un dossier in cui si specificheranno le previsioni di spettatori per i prossimi campionati dalla stagione 2025-2026 in poi. La Fiorentina potrà così scegliere tra due opzioni: giocare al Franchi, oppure in caso i numeri non soddisfacessero il club, in termini di capienza, si andrà sul Padovani; opzione che necessiterebbe di uno sponsor per ricavare i 5 milioni necessari per realizzare l'impianto temporaneo. Sulla seconda opzione il Comune sta ancora cercando di capire se uno stadio provvisorio sia effettivamente una priorità. In ogni caso potrebbe essere lo stesso Commisso ad investire 5 milioni sul Padovani. L'idea più quotata resta quella di non lasciare mai il Franchi, il che comporterebbe: due anni di lavori in più (si arriverebbe fino al 2028 sfruttando la proroga governativa), ma soprattutto col problema del centenario che si terrà nell'Agosto del 2026. Lo riporta La Repubblica.