Sprazzi di vero Kean: da Tuchel ad Ancelotti, il talento c’è eccome

Durante una partita amichevole tra Hull City e Fiorentina, Moise Kean ha segnato un gol di testa al 51', colpendo un cross dalla destra e spedendo la palla sotto la traversa. Questo momento ha permesso ai tifosi della Fiorentina di dimenticare per un attimo il contesto del semideserto MKM Stadium di Hull e la natura poco rilevante dell'amichevole, immaginando un futuro promettente.

Infatti, gol come quello, caratterizzati da tempismo, atletismo e precisione, sono stati rari a Firenze di recente. Sebbene indossasse la maglia numero 20 invece del classico numero nove, Kean ha mostrato un saggio del suo talento, apparendo diverso rispetto alla sua ultima stagione deludente alla Juventus.

Nonostante fosse solo una partita di luglio, il gol ha comunque rappresentato un segnale positivo per Kean, che nella scorsa stagione non era riuscito a segnare alcuna rete. L'allenatore Raffaele Palladino ha visto in lui un potenziale centravanti, una figura che altri allenatori di alto profilo come Allegri, Ancelotti, Tuchel e Benitez non avevano identificato. Kean è considerato ancora un giocatore da costruire e rifinire, nonostante i suoi otto anni di esperienza ad alto livello. Lo riporta il Corriere dello Sport.