"Prima voleva buttare giù solo le curve, poi tutto il Franchi, poi ha cambiato di nuovo idea. C’è qualcosa di irrisolto nel rapporto tra Rocco Commisso e gli stadi (LEGGI QUI) Eppure ogni volta che il traguardo si avvicina, lui lo sposta un pochino più in là, e alza i toni, oltre che la posta in gioco". Su Repubblica troviamo un commento di Giuseppe Calabrese alle parole di Rocco Commisso. Parole che servono solo a irrigidire e a confondere una situazione già poco chiara. Quel che si sa è che il Franchi avrebbe bisogno di un profondo restyling ma è la legge a delimitare il perimetro entro cui questo può avvenire. "Poi c’è un terzo aspetto su cui Commisso dovrebbe riflettere, ed è il buonsenso. Quando è arrivato alla Fiorentina, un anno fa, anche solo pensare di abbattere le curve o parte dello stadio era una ipotesi folle. Lui, però, si è giocato bene le sue carte, sfruttando a suo vantaggio anche il malumore della piazza, e ha convinto la politica italiana a riscrivere le regole. Così è nato l’emendamento al decreto Semplificazioni, una legge studiata apposta per il Franchi e per venire incontro alla necessità di Commisso di avere uno stadio moderno e funzionale".
Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale
stampa
“Spostare il traguardo sempre più in là, una strategia che rischia di non pagare”
Il commento di Repubblica alle parole di Commisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA