Allenatore giramondo - «L’Italia è la tappa imprescindibile, il suo calcio un punto di riferimento assoluto e di verifica. In questo periodo vedo una fioritura di tecnici preparatissimi e di proposta. Alla difesa bassa, all’attesa passiva e al contropiede rispondono con il pressing alto, la costruzione verso il corridoio centrale o quello laterale. Lazio? Il gioco di Baroni mi piace tantissimo. Tutti partecipano, tutti sono coinvolti, l’intensità con cui la Lazio continua a giocare anche quando si trova in vantaggio mi entusiasma. È molto interessante anche Raffaele Palladino che nel momento di maggiore difficoltà ha saputo fare un passo indietro, dimostrando grande intelligenza. O il Como di Fabregas, il Genoa di Alberto. L’altra sera ho fatto tardi per vedere Genoa-Como fino alla fine».
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