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Sottil-sfortuna, una cosa sola. E adesso si decide il suo futuro

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Continua la sfortuna di Riccardo Sottil. Un giocatore che non trova mai continuità. E adesso deve decidere cosa fare in futuro, anche se il suo contratto parla chiaro
Redazione VN

Finirà che prima o poi, all’interno di un’enciclopedia illustrata, verrà apposta la foto di Riccardo Sottil accanto alla voce «sfortuna» per descrivere fino a che punto la cattiva sorte possa incidere nella carriera di un professionista. No, il brutto stop (l’ennesimo) verso il quale andrà incontro l’esterno della Fiorentina non ci voleva proprio. E non solo perché è un infortunio che priverà Italiano di uno dei suoi quattro esterni fino al termine dell’annata (ieri il giocatore si è sottoposto a intervento per ricomporre la frattura pluriframmentaria della clavicola sinistra ma dovrà stare lontano dai campi per almeno due mesi) ma per il fatto che è arrivato in un momento in cui il classe ’99, finito nel mirino della critica per la scarsa attitudine sul campo e qualche uscita via social sfortunata, stava vivendo la fase migliore della stagione. E, per certi aspetti, aveva appena messo a referto la rete più pesante della sua carriera (eletta dalla Uefa come la migliore della settimana): «Vivo per questi momenti» ha scritto su Instagram l’attaccante: «Ma purtroppo per queste ultime partite non potrò essere presente e questo mi provoca un enorme vuoto dentro. Il recupero sarà veloce e sarò pronto a rivivere momenti così: sarà un’ennesima rinascita».Eppure che la fortuna sia spesso cieca mentre la jella ci veda bene, nel caso di Sottil è ormai divenuto un dato di fatto. Prima del guaio col Bruges sono stati altri due i momenti nelle ultime annate in cui Sottil è stato costretto a fermarsi sul più bello. La prima «cicatrice» era stata a Cagliari nel 2020/21, quando dopo un buon inizio l’esterno ha dovuto fare i conti con un problema alla coscia che lo ha fatto stare ai box per cento giorni. Uno stop mai chiarito ma che bastò per far diventare Ricky un bersaglio del tifo sardo, contro cui poi nella stagione successiva - dopo un suo gol coi viola - Sottil si sfogò andando a esultare polemicamente sotto la tribuna. Altra sliding door che ha tarpato le ali al figlio d’arte è stata nella passata stagione, quando dopo un avvio show - tre assist in sette gare - un fastidio alla schiena (rivelatosi poi un’ernia al disco) lo ha obbligato a quattro mesi di stop. Ora alle porte c’è un altro calvario, con tuttavia un altro aspetto non banale da risolvere: quello del contratto. L’accordo tra Sottil e i viola scadrà nel 2026 e dunque quella che sta per avere inizio sarà un’estate decisiva per capire se l’esterno potrà ancora giocarsi le sue carte in riva all’Arno. E dimostrare che tutta questa dose di sfortuna è solo un brutto ricordo. Lo scrive la Nazione.

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