Raffele Palladino si coccola Riccardo Sottil che già nella prima uscita ha dimostrato di poter fare bene quest'anno
Per adesso si tratta solo di un sorriso accennato, eppure il sentore è che - per quello che riguarda l’assimilazione del nuovo modulo - Palladino possa ritenersi più che soddisfatto. Il test con la Primavera, per quanto non eccessivamente probante, ha confermato che il vestito di partenza della sua Viola (il 3-4-2-1) calza a pennello a quei pochi interpreti che fin qui hanno avuto modo di lavorare alle sue dipendenze nella prima settimana di ritiro.
Zero sbavature in difesa, tante penetrazioni in area di rigore e giusto qualche automatismo da rivedere in mediana. Molto bene, in particolare, anche lo stato di forma di alcuni singoli: Sottil, assieme a Kean l’uomo più atteso di luglio, non solo ha dimostrato di aver spedito in archivio il problema alla spalla che gli ha tolto l’ultima finale di Conference League ma ha già ripreso confidenza con la via del gol, trovando il primo centro della «manita» andata in scena domenica.