Maurizio Setti, presidente del Verona, ha parlato a La Gazzetta dello Sport in occasione del 120° anniversario della società gialloblu: vi proponiamo alcuni passaggi interessanti anche in ottica viola.
La Gazzetta dello Sport
Setti e il retroscena su Amrabat: “Potevo fare più soldi, ma non volle Napoli”
"Il giocatore al quale sono rimasto più legato? Toni, senza dubbio. Nel Verona ha vissuto una seconda grande carriera, da lì ha iniziato un rapporto duraturo con noi, lavorando anche come dirigente. E poi è una persona bella, pulita, trasparente. Ed è stato il primo con Pazzini ad abbracciare la nostra fondazione di beneficenza. Quello che mi ha sorpreso? Rrahmani. Guardate cosa sta facendo: titolare fisso di una grande squadra che sta vincendo lo scudetto, uno dei più forti centrali del momento".
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Rimpianto
—"Da chi potevo guadagnare di più? Sicuramente da Amrabat, ma lui non ha voluto andare a Napoli. E magari coi giovani cresciuti qui. Jorginho, per dire. Ho preso il Verona per lui, mi ero innamorato di quel talento. Venduto a 9,5 milioni, da Napoli è andato via a 60".
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