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Corriere: Pioli pensa al cambio di modulo. I tre possibili scenari

La brutta sconfitta di Verona ha riacceso i dubbi sul modulo scelto da Pioli. L'allenatore ha ammesso che durante la sosta penserà ad eventuali cambiamenti

Redazione VN

"A che gioco giochiamo?". E' questo il titolo dell'articolo di Leonardo Bardazzi sul Corriere Fiorentino. Vengono esaminate le difficoltà della Fiorentina nel 4-2-3-1 e, di conseguenza, tre nuovi moduli.

3-5-2

Con questo modulo potrebbero avere maggiore spazio sia Vitor Hugo che Milenkovic, il primo pagato otto milioni, il secondo cinque. Visti i flop sulla fascia di Gaspar e Biraghi, l''idea di spingere con i terzini non sembra più un'arma prioritaria: ecco perché il 3-5-2 potrebbe tornare utile. Questo schema avrebbe tra l'altro il pregio di riportare Benassu in mezzo al campo, ma anche di dare una chance a Babacar. Il senegalese si giocherebbe un posto con Thereau, a meno che il duttile Chiesa non studi da seconda punta e diventi il partner ideale di Simeone. Poi c'è Saponara che potrebbe variare il modulo a 3-4-1-2.

4-3-3

Badelj regista, Veretout libero di pressare, Benassi interno con licenza di buttarsi negli spazi. Pioli, però, non vorrebbe giocare a tre perché la Fiorentina dovrebbe iniziare dal basso l'azione, rischiando c0sì di perdere palloni vicino alla propri area di rigore. Il centrocampo a tre sarebbe, tuttavia, una soluzione logica, almeno fin quando Saponara non sarà in grado di giocare titolare e dare idee all'attacco viola. In avanti, Chiesa potrebbe giocare ovunque, Gil Dias avrebbe caratteristiche adatte per questo modulo e Thereau è attaccante duttile capace di giocare centrale che a sinistra. Servirebbe maggiori copertura, in questo caso Laurini si farebbe preferire a Gaspar, senza dimentica la soluzione più difensiva con Pezzella terzino e Hugo accanto ad Astori.

4-4-2

L'antico rimedio permette di restare corti sul campo e raddoppiare più facilmente le marcature, magari anche aumentando il numero di cross per gli attaccanti. La linea a quattro di centrocampo concederebbe meno spazio alle ripartente avversarie e troverebbe meno sguarnite le fasce. Gaspar e Biraghi sarebbero meno esposti all'uno contro uno. Il rimedio potrebbe essere arretrare gli esterni offensivi e lavorare su una squadra che stia più corta di quella attuale, in grado di muoversi tutta insieme in 30 metri di campo. Con il 4-4-2, poi, Chiesa potrebbe giocare sia da centrocampista di fascia sia come partner di Simeone. Il sacrificato sarebbe Benassi che ancora una volta dovrebbe adattarsi a partire largo sulla fascia. Il vero problema, però, sarebbe Saponara visto che il 4-4-2 in passato ha mietuto vittime illustre (Zola, Signori).

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