Una trattativa durata molti mesi che fa da contraltare ad uno strappo arrivato quasi all'improvviso. Le tappe che hanno portato al naufragio, definitivo, per il rinnovo di Dusan Vlahovic sono diverse e Repubblica Firenze, nella sua edizione del giorno, prova a tracciare una mappa. "All’inizio di questa estate la Fiorentina aveva raggiunto un accordo col giocatore e il suo procuratore Darko Ristic sulla base di un prolungamento fino al 2026 da 4 milioni di euro a stagione, clausola a 80 milioni e 2,5 milioni di commissioni. Al momento della firma, era tutto pronto, salta il banco. Il giocatore pretende due bonus: uno da due milioni al momento della firma sul contratto e una buonuscita alta in caso di cessione. Il suo agente alza le commissioni e vorrebbe ribassare la clausola". Qui iniziano i problemi, l'estate passa e sul tavolo di Pradè arriva un'offerta da 60 milioni firmata Atletico Madrid. Anche il Tottenham si mostra interessato.
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Rilanci e commissioni monstre. Vlahovic, le tappe del rinnovo naufragato
La ricostruzione sul naufragio della trattativa
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Commisso, nonostante la situazione di stallo, aveva provato un ultimo rilancio negli scorsi giorni: "prolungamento fino al 2026 a 4 milioni netti il primo anno e 5 netti per gli ulteriori quattro anni. Totale: da 24 milioni netti (48 milioni lordi). Commissioni da 3 milioni al suo agente e clausola da 75 milioni". Niente da fare, il banco salta di nuovo. Ristic chiede 5 milioni di commissioni e il 10% sulla futura rivendita del calciatore. Rocco non ci sta e fa partire il comunicato che ha scosso tutta Firenze ieri.
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