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Corriere dello Sport

Rientro di Ikoné fondamentale: Italiano pronto a schierarlo dal 1′

Rientro di Ikoné fondamentale: Italiano pronto a schierarlo dal 1′ - immagine 1
In vista della ripartenza del campionato e i vari ritardi del rientro di alcuni nazionali, diventa fondamentale il ritorno di Ikoné
Redazione VN

Il rendimento degli esterni offensivi in questo inizio di stagione è stato quello che è, eccezione fatta per Nico Gonzalez, nemmeno più interprete puro di questo ruolo, oppure sarà che nel 4-2-3-1 di Italiano il contributo di chi gioca sulle fasce da metà campo in avanti può e dev’essere determinante. Come scrive il Corriere dello Sport, vero è che il rientro di Jonathan Ikoné assume un’importanza quasi capitale alla luce di ciò che la Fiorentina andrà a fare dall’Atalanta in avanti, fino al Napoli: cioè sette partite in ventuno giorni. E allora il dribbling, la vivacità, lo spunto tecnico, le iniziative del francese, che con l’amico Mbappè divide inizi di carriera e passioni sportive, possono fare un gran comodo alla squadra viola.

Secondo solo a Biraghi

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Strano "caso" quello di Ikoné: spesso discontinuo, tante volte criticato per la mancanza di concretezza e oggettivamente era impossibile non farlo, eppure lo scorso anno è stato secondo solo a Biraghi (52) con le sue 51 presenze spalmate in tutte e tre le competizioni in cui è stata impegnata la Fiorentina. Per minuti giocati ne ha di più davanti per via delle numerose sostituzioni fatte e ricevute, ma rimane il fatto che Italiano lo ha scelto in 51 delle 60 gare complessive in stagione. Segnale chiaro della fiducia che l’allenatore siciliano ha sempre avuto ed ha nei confronti dell’ex Lille, altrimenti 33 partite disputate su 38 in Serie A, 13 su 17 in Conference League e 5 su 5 in Coppa Italia non si spiegano. Invece, si possono spiegare con il discorso sull’importanza degli esterni offensivi nel gioco viola e Ikoné, per caratteristiche, è l’esterno che meglio corrisponde a quanto serve alla Fiorentina: sarebbe, più che altro, perché 4 gol e 5 assist in campionato, 1 gol e 2 assist in Conference League e 1 gol e 1 assist in Coppa Italia, raccontano una realtà un po’ differente di quella che sembra a prima vista.


La fiducia di Italiano

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Di sicuro ha inciso meno di quello che avrebbe potuto, ma le 51 presenze rimangono e con esse il credito che non è mai mancato da parte di Italiano. Cosa che avrebbe avuto subito un seguito con l’inizio della nuova stagione se non fosse che l’ala transalpina si era infortunata durante la Sela Cup a Newcastle del 5-6 agosto. Una botta all’anca che sembrava appunto una botta e che invece gli ha impedito per diverso tempo di correre e scattare in scioltezza. Per chi fa della corsa e dello scatto le sue armi principali diventa un bel problema. Così Ikoné è rimasto fuori per il resto delle amichevoli, saltando poi a piè pari le prime cinque partite tra campionato e Conference League. Adesso la sosta gli ha permesso di completare il recupero atletico: la conferma è arrivata dalla partitella di sabato contro la Primavera viola di Galloppa. Probabile, forse addirittura certo, che la chiamata di Italiano arrivi subito alla ripresa contro l’Atalanta. La Fiorentina ha bisogno, sta solo a lui.

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