"Se la delusione dei tifosi diventa una zavorra": è il titolo del "Cubo di Kubik", rubrica di Stefano Cappellini su Repubblica Firenze. Riportiamo una parte del pezzo che potete leggere integralmente nel quotidiano in edicola:
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Repubblica: qualcuno pensa che i fischi possano trasformare Cabral in Batistuta

FLORENCE, ITALY - AUGUST 18: Arthur Mendonça Cabral of ACF Fiorentina celebrates after scoring a goal during the UEFA Europa Conference League 2022/23 Play-offs First Leg match between ACF Fiorentina and FC Twente at Artemio Franchi on August 18, 2022 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
"Devo dire però che, nonostante un pareggio interno con il Riga sia una roba un po’ indecorosa, ho trovato eccessivi i fischi a fine partita. Per carità, come si dice in questi casi, chi paga ha il diritto di esprimere dissenso, se crede. Ma i fischi hanno senso quando manca impegno, quando i giocatori tirano indietro la gamba, se la squadra è svagata o indolente. Onestamente, non mi sembra questo il caso. Il che, peraltro, da un certo punto di vista è un’aggravante. In certi casi i fischi non sono uno stimolo, e neppure una punizione, ma solo una zavorra sulle spalle dei giocatori. E invece una delle svolte positive della scorsa stagione è stata proprio la bella sintonia tra i tifosi e la squadra. Del resto, c’è gente che crede alle scie chimiche, ci sarà anche qualcuno convinto che i fischi trasformino Cabral in Batistuta".

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