Sulle pagine fiorentine de La Repubblica si parla della parabola ascendente che nell'ultimo anno ha visto Federico Chiesa protagonista. Dallo Stadium allo Stadium, la favola del simbolo e del trascinatore di questa nuova Fiorentina vivrà domani un nuovo, avvincente, capitolo. Era il 20 agosto 2016 quanto tutto ebbe inizio: Fede partì titolare alla prima giornata di campionato (contro i più forti di tutti) senza aver mai messo piede prima in Serie A. Lo stewart, che non lo aveva riconosciuto, lo fermò mentre lui cercava di tornare in campo a vedere la partita dopo il cambio. Sembra passata una vita e, invece, parliamo di un anno fa.
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Repubblica: Chiesa, lo Stadium nel destino e il rinnovo
Il mondo si è totalmente ribaltato nel giro di un anno per colui che oggi è il simbolo e il trascinatore della Fiorentina
Ma Federico, ormai si conosce, è fatto così. Corre a cento all'ora e, nel giro di un anno, ha ribaltato il mondo. Capace, con una giocata, di risolvere una partita o, con uno strappo palla al piede, di infiammare il Franchi. Come domenica, contro il Bologna. Corvino, nel giro di due settimane, gli proporrà il rinnovo fino al 2022 e l'ingaggio (ora di 400.000 euro) più che raddoppiato, con la speranza che la risposta sia diversa rispetto a quella data pochi mesi fa dall'altro Federico, Bernardeschi. Quella di domani, intanto, sarà anche, per non dire soprattutto, la sfida tra Dybala e Chiesa. Il giocatore probabilmente più forte della Serie A contro uno dei talenti più importanti.
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