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GENOA, ITALY - OCTOBER 31: Alessandro Vogliacco of Genoa (left) and Lucas Beltran of Fiorentina vie for the ball during the Serie A match between Genoa and Fiorentina at Stadio Luigi Ferraris on October 31, 2024 in Genoa, Italy. (Photo by Simone Arveda/Getty Images)
«Questo è il suo ruolo ideale — ha detto Raffaele Palladino parlando di Lucas Beltran — è una seconda punta che sente calcio e vede calcio. L’abbiamo liberato, sta dando una grande mano alla squadra e quello che sta facendo è davvero importante». Così l'edizione fiorentina di Repubblica che racconta della nuova vita di Lucas Beltran, l’argentino che corre felice e fin qui non ha fatto rimpiangere Albert Gudmundsson alle prese con un fastidioso infortunio. Vicino a Kean ha libertà di aprire gli spazi, di allargare le linee e non dare punti di riferimento agli avversari. Se la Fiorentina ha saputo vincere le ultime cinque gare di fila tra campionato e Conference con Gudmundsson infortunato, parte del merito è anche suo. Si è calato in una nuova realtà, ha recepito le indicazioni di Palladino e si è messo al servizio dei compagni. Senza strafare, senza voler dimostrare chissà cosa. Ma con lo spirito di chi comprende il momento e non vuol certo farselo sfuggire di mano. Perché poi Gud tornerà e i viola avranno nuovamente bisogno di lui. Quanto espresso da Beltran in queste ultime settimane, però, rimarrà. E sarà esperienza pura per il prosieguo della sua stagione. Il feeling con De Gea, quello con Bove e Dodo. Oltre ovviamente al legame unico con Martinez Quarta.
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