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Renzi: “I veti della Soprintendenza su Leonardo e Raffaello. Stadio una priorità”

L'intervista all'ex sindaco che vuole l'emendamento per "snellire" la burocrazia

Redazione VN

L'ex sindaco di Firenze Matteo Renzi interviene a gamba tesa sul dibattito velenoso e sfilacciato dell'ipotetico restyling del Franchi arenato nelle sabbie mobili dei veti della Soprintendenza. A La Nazione, il leader di Italia Viva dice: "Se il mio emendamento verrà approvato, per riammodernare gli stadi basterà il parere positivo dei Comuni. E questo - dichiara il senatore - si decide subito, e chi si oppone ci dovrà spiegare perché non vuole sviluppo e lavoro". Renzi spera che l'emendamento ottenga il via libera, per passare dalle chiacchiere ai fatti: "Chiediamo di approvare un veicolo normativo che permetta a chi oggi vuol intervenire su un impianto sportivo, di poterlo fare senza il parere della Soprintendenza". Soprattutto, se non si parla di "Raffaello o Leonardo", dice l'ex leader del PD, che non ha mai avuto buoni rapporti con le Soprintendenze.

Franchi

Sul nuovo Centro Sportivo a Bagno a Ripoli, Renzi fa i complimenti al sindaco Casini: "E’ un progetto bellissimo, è stato bravo e veloce. Trovo le osservazioni della Soprintenza sorprendenti, anche perché arrivate all’ultimo minuto", mentre sullo stadio a Campi Bisenzio non vuole entrare nel merito. Anche perché, se l'emendamento passerà, si potrà tornare ad intervenire sul Franchi. Il nodo stadio è però "Una priorità, perché siamo in crisi e migliaia di persone stanno perdendo il lavoro. Se il proprietario di una società decide di mettere 300 milioni sul Campo di Marte io dico che la cosa non è poi così male". E le sensazioni che qualcosa possa cambiare ci sono, perché stavolta Renzi ha l'appoggio degli avversari politici.