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Vincenzo Italiano e Claudio Ranieri
Claudio Ranieri, che stasera entrerà a far parte della Hall of Fame della Fiorentina che ha allenato negli anni '90, ha rilasciato un'intervista al Corriere Fiorentino: "Ricordo Firenze con grandissimo affetto", esordisce Sor Claudio definendo magnifici dentro e fuori dal campo i quattro anni sulla panchina del Franchi. Ancora oggi, con Coppa Italia e Supercoppa Italiana, si tratta dell'allenatore più vincente degli ultimi 30 anni: "Mi auguro vivamente che questo record venga battuto al più presto. Firenze merita il meglio".
"La festa dei 40 mila allo stadio dopo Bergamo ovviamente, fu una notte magica. Fummo travolti d’amore, non riuscii neanche a far giocare la partitella. Il segnale lo dette Batistuta, quella tripletta all’Inter fu qualcosa di magnifico". E poi il rammarico della Coppa delle Coppe, con Robbiati fermato all'ultimo e Batistuta squalificato contro il Barcellona, messo alle corde dalla marcatura di Pusceddu su Figo: "Me ne chiedono conto ancora oggi". Spazio per un parallelismo col presente: "Gestire il doppio impegno è molto difficile, soprattutto se non hai esperienze di questo genere. Ne pagai lo scotto anche io. Italiano è bravo, adesso sta mangiando pane duro ma prima o poi gira così per tutti. Il campionato è tosto e lungo, quindi forza e coraggio perché le possibilità per riprendersi ci sono".
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