


Gazzetta dello Sport
Pradè usa la carota. Quanto manca Nico, ma col Bologna serve vincere

FLORENCE, ITALY - SEPTEMBER 08: Antonin Barak of ACF Fiorentina celebrates after scoring a goal during the UEFA Europa Conference League group A match between ACF Fiorentina and Rīgas Futbola skola at Stadio Artemio Franchi on September 8, 2022 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Di sicuro l’infortunio di Gonzalez, un problema al tallone che lo ha costretto quasi sempre ai box, ha creato grossi guai. L’argentino è l’ “apridifesa” dei viola, primo per dribbling, assist, rigori procurati e falli subiti la passata stagione oltre che rigorista infallibile. Sottil, il più continuo davanti a livello di prestazioni, non ha ancora fatto centro. Come Ikoné, che di prove buone invece ancora non ne sta regalando. Cabral in Svizzera segnava ogni respiro, ma la chimica con l’assetto viola non è ancora stata trovata. E Jovic, l’uomo più atteso, fatica ad innescarsi: fisicamente è ancora indietro ed il morale, complice anche quel rigore sbagliato con la Juve, non è dei migliori. E per fortuna è rimasto Kouamé.

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