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FOTO ACF
Pongracic-Milenkoivc. Il paragone sarà inevitabile: un centrale per un centrale, Pongracic approda nel solco e nell'ombra di Milenkovic, di sette anni al servizio della Fiorentina, di una colonna fiaccata dal tempo, che nell'ultimo periodo aveva iniziato a scricchiolare. Uno che le ha viste davvero tutte da queste parti: dagli inizi con Pioli, al dramma di Astori, passando per le gestioni di Iachini e Prandelli, per arrivare al ciclo di Italiano. Pongracic dovrà sostituire tutto questo, non solo il quarto straniero con più presenze nella storia del club.
Se non ci facciamo però schiacciare dal “peso” della storia di Milenkovic in viola, potremo arrivare a dire che il croato atterra in viola per fare meglio del serbo, per rappresentarne un'evoluzione: numeri alla mano, il Pongracic versione 2023/24 è stato migliore in quasi tutti i fondamentali rispetto al nuovo difensore del Nottingham Forest; quinto nell'ultima Serie A per palloni intercettati (51), decimo difensore per percentuale di passaggi riusciti. Soprattutto, con 1,26 passaggi progressivi a partita riusciti (la sua specialità sono proprio i lanci lunghi) Pongracic migliora la prima impostazione della Fiorentina e, rispetto al suo predecessore, concede solo sul colpo di testa - Milenkovic era tra i top in Serie A per duelli aerei.
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