All'interno delle pagine del Corriere Dello Sport di oggi c'è spazio per il ricordo di Mario Sconcerti. Alberto Polverosi ha voluto ricordare il giornalista scomparso nella giornata di ieri, direttore anche dello stesso Corriere dal 95 al 2000. Il giornalista parla così del suo legame con Sconcerti e della sua grandezza:
CORRIERE DELLO SPORT
Polverosi su Sconcerti: “Quando vedeva le maglie viola non reggeva la tensione”
" È stato tutto per noi di questo giornale. È stato il meglio che potevamo avere in quella generazione. È stato tanto, tantissimo per il giornalismo sportivo italiano. Per me è stato molto più di tutto questo e posso solo raccontarlo a modo mio, con l’occhio di un fratello più piccolo. "
Mai nessuno dice Polverosi, ha avuto la forza delle opinioni di Sconcerti. Capace di litigare col mondo pur di difendere la propria idea. La Fiorentina era il suo grande amore, mai nascosto. Il giornalista racconta di come Sconcerti non riuscisse a rimanere allo stadio, talmente era la tensione per i colori viola. Il suo amore per la Fiorentina gli fece accettare l'offerta di Cecchi Gori per entrare in dirigenza. La sua decisione di portare Mancini a Firenze, contro tutto e tutti. Persino a Coverciano, dove difese la sua causa.
Infine la pace con Antognoni nel maggio scorso: "Ho salutato Giancarlo, ci siamo dati la mano e ci siamo detti che era l’ora di fare la pace. È stato un momento molto bello per me». Infine Polverosi vorrebbe che Coverciano omaggiasse Sconcerti così: "Mario aveva una competenza calcistica che lo ha reso unico, ecco, mi piacerebbe che Coverciano glielo riconoscesse assegnandogli, alla memoria, la qualifica di direttore tecnico."
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