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Polverosi scrive: “Consapevole o no, c’è l’idea di una Fiorentina italiana”

Polverosi scrive: “Consapevole o no, c’è l’idea di una Fiorentina italiana” - immagine 1
In controtendenza, anche senza Castrovilli e con Pongracic può nascere una squadra utile a Spalletti
Redazione VN

"Consapevole o no, c’è l’idea di una Fiorentina italiana": è il titolo dell'analisi di Alberto Polverosi sul Corriere dello Sport sulla nuova Fiorentina di Raffaele Palladino. Riportiamo una parte dell'analisi:

"Il mercato della Fiorentina sta proseguendo in modalità “andamento lento”. Palladino è partito per la tournée inglese, dove indicativamente dovrebbe mettere a punto la costruzione della squadra attraverso le sue nuove (per i giocatori) concezioni, senza i nuovi difensori, senza i nuovi centrocampisti e senza gli argentini. Come possa dare un senso compiuto alle prossime tre amichevoli (per fortuna con avversari di terza o seconda serie inglese) è difficile da dire. Peraltro manca meno di un mese all’inizio del campionato e l’allenatore avrebbe bisogno di un pronto intervento anziché di un’attesa così lunga.


Tuttavia dal mercato del club viola sta affiorando un aspetto interessante, una linea nuova di marca italiana. Che sia una scelta voluta o meno poco importa. La realtà è che dal primo movimento (Kean) a quelli attualmente in agenda (Colpani e Ogbonna) sta nascendo una squadra con una lingua comune, la nostra. Sappiamo bene che i tifosi non sono troppo sensibili alla nazionalità dei giocatori, sono assai più interessati alla loro qualità. Basta chiederlo agli interisti che nel 2010 hanno realizzato la tripletta con undici stranieri su undici, allenatore (Mourinho) compreso, da Julio Cesar a Milito, con qualche inserimento degli italiani Balotelli e Materazzi. Tanto per essere ancora più chiari: se al centro dell’attacco viola al posto dell’azzurro Kean ci fosse un nazionale nigeriano (Osimhen, tanto per dire) o un nazionale argentino (Lautaro Martinez) a Firenze sarebbero assai più contenti".

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