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Ernesto Poesio, sulle pagine del Corriere Fiorentino, ha commentato il momento della Fiorentina di Raffaele Palladino. Ecco le sue parole:
Corriere Fiorentino
Ernesto Poesio, sulle pagine del Corriere Fiorentino, ha commentato il momento della Fiorentina di Raffaele Palladino. Ecco le sue parole:
Ascolto. I viola sono ripartiti da lì, dal confronto diretto tra allenatore e giocatori per trovare l’abito migliore da indossare. Qualcosa di simile, viene in mente in questi giorni di Nazionali, a ciò che ha fatto Luciano Spalletti in azzurro dopo la fallimentare spedizione agli Europei. Il mea culpa del c.t., così raro in un calcio in cui gli allenatori spesso appaiono granitici e portatori di verità indiscutibili, ha riacceso il motore degli azzurri, proprio come Palladino ha fatto con la sua Fiorentina. Una linea ideale, quella che unisce Coverciano al Viola Park, non così tanto sottile e anzi con tanti punti di contatto. Una vicinanza non solo geografica visto che i viola sono tra le squadre che utilizzano più italiani (obiettivo dichiarato da Rocco Commisso all’inizio della sua avventura fiorentina) e visto che entrambi gli allenatori vedono nell’unione del gruppo l’arma più importante. E se nell’anno dello scudetto napoletano Spalletti dormiva nel centro sportivo di Castel Volturno, non stupisce allora che Palladino, come raccontato in un’intervista a Repubblica , abbia scelto di abitare al Viola Park. Un modo per essere sempre sul pezzo, per dare a tutti il buon esempio. E di modelli positivi la Fiorentina ha dimostrato di averne molti al proprio interno.
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