Il Corriere Fiorentino analizza le parole di Stefano Pioli verso la gara con l'Udinese (LEGGI QUI). Le parole dell’allenatore rappresentano un’importante assicurazione sulla prossima stagione per quanto riguarda Chiesa. Ma il futuro si mescola con il presente, a cominciare dalla partita di Udine che non è, o almeno non solo, la sfida per il decimo posto, come recita una classifica che i tifosi farebbero bene a non guardare tanto è mediocre e triste. È invece un’occasione per misurare la Viola di oggi, che dovrà essere la base di quella di domani. La stagione non è finita, ma da qui a maggio tutti devono dare risposte e l'allenatore considera riduttivo chiamare le ultime 12 partite un "banco di prova". L’Europa, al momento, è un traguardo effimero, considerando che Sampdoria e Milan, dividono il sesto posto, sono lontane 9 punti. Servirebbe un’inversione di tendenza difficile da pronosticare. Ma se all’improvviso si aprisse una finestra, bisogna farsi trovare pronti. Questo significa che la Fiorentina è chiamata a giocare ogni partita seriamente.
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Pioli, Europa lontana ma le ultime 12 partite saranno un banco di prova
Pioli vuole migliorare la Fiorentina e migliorarsi. Obiettivo punti, anche se l'EL è lontana 9 lunghezze
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