L'ex centrocampista di Fiorentina tra le tante, Eraldo Pecci, è stato intervistato ai microfoni del Corriere dello Sport per parlare del tema legato alla tifoseria. La società viola, come raccolto dal quotidiano, ha raggiunto quota 20.000 abbonati, rimanendo tra le top del campionato. Queste le parole dell'ex calciatore: "Non penso che per un giocatore professionista il pubblico possa fare la differenza. Chiaramente può influire, facendo la sua parte. A volte capita anche che possa influenzare la decisione di un arbitro, ma sono cose rare".
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Pecci: “Io spinto dalle più importanti curve italiane, ma quanto hanno vinto?”
L'ex giocatore anche della Fiorentina, Eraldo Pecci, ha parlato dell'importanza dei tifosi e di quanto possono servire per vincere
Sull'affetto dei tifosi
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"Io ho giocato per squadre come Fiorentina, Napoli e Torino, alcune delle curve più importanti e calorose del nostro calcio. Ma effettivamente quanti campionati hanno vinto queste squadre? Non è così fondamentale se si relaziona ai risultati ottenuti. Per vincere servono i giocatori buoni".
Sul prossimo campionato
"Non esistono più giocatori che ti fanno la differenza, quindi conta molto quanto costruito l'anno prima. Il Milan ha vinto perché ha costruito i presupposti per farlo. I Maradona non esistono più al giorno d'oggi. Lo scorso campionato? È stato aperto fino alla fine, ma le big hanno fatto meno punti della stagione precedente. Ha tenuto tutti coinvolti, quindi è stato molto interessante".
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