L'arrivo di Vincenzo Italiano a Firenze è stato tutt'altro che tranquillo. L'addio di Gattuso, lo screzio con i tifosi dello Spezia e le tante incognite dovute alle due stagioni viola precedenti. Il mister quindi, ha iniziato a lavorare, in silenzio e inculcando alla squadra l'idea che tutti fanno parte del gruppo, proprio tutti. Possiamo usare una semplice parola per riassumere ciò: meritocrazia. Da qui parte il lavoro di Italiano.
Repubblica
Parola d’ordine “meritocrazia”: i passi di una rivoluzione silenziosa
Ecco tutti i passi della rivoluzione silenziosa di Italiano. Poche parole e tanti fatti per una fiorentina rigenerata
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Repubblica analizza tutti passi della rivoluzione messa in atto da Vincenzo Italiano. Il primo cambiamento fondamentale fu quello nella testa dei giocatori. Far capire a tutti che nessuno è escluso, il gruppo è composto da tutta la squadra. Ecco quindi che giocatori quasi rassegnati dopo due anni di delusione si ritrovano al centro di un progetto. Igor, Duncan, Amrabat e Castrovilli sono solo alcuni dei giocatori viola rivitalizzati da Italiano. Ecco quindi, la meritocrazia. Il mister mette in campo ben 30 formazioni diverse ma i risultati non cambiano. Dopo di che, inizia a prendere forma l'identità viola. Un 4-3-3 fluido, rivolto all'attacco, ma con la capacità di variare a seconda delle difficoltà. La Fiorentina senza Vlahovic ha registrato una media punti di 1.88 in 9 gare, contro 1.63 con il serbo in campo. L'ultimo passo di questa rivoluzione sarà il futuro. Tra ambizioni e sogni, in attesa che la Fiorentina e Italiano discutano del proseguimento di questa splendida avventura.
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