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BERGAMO, ITALY - SEPTEMBER 15: Raffaele Palladino Head Coach of ACF Fiorentina looks on during the Serie A match between Atalanta and Fiorentina at Gewiss Stadium on September 15, 2024 in Bergamo, Italy. (Photo by Francesco Scaccianoce/Getty Images)
Una sosta a raccontare del duro lavoro in fase difensiva, di meccanismi da perfezionare e affinare per poi ritrovarsi sotto dopo un primo tempo giocato col piglio giusto e a tratti meglio dell’Atalanta. C'è da dire che se la Fiorentina intriga dal centrocampo in su, e merito è anche di una mediana infoltita da Palladino che si mostra a cinque con Dodò e Gosens larghi e gli interni Mandragora, Cataldi e Bove, ma le due settimane di allenamenti intensi hanno restituito le stesse criticità dalla mediana in giù. Come è possibile ritrovarsi sotto dopo un primo tempo del genere?
Pongracic in panchina coi suoi 15 milioni di euro spesi in estate ed entrato soltanto nel finale, Biraghi adattato ancora una volta come terzo di sinistra, Ranieri che si fa anticipare con una facilità disarmante. Un cross, una punizione, un’azione personale. Ogni avanzata avversaria rappresenta un brivido, un rischio, la sensazione di poter incassare. Arriva così la prima sconfitta stagionale, quella che certifica una distanza ancora ampia con l’Atalanta. «C’è rammarico - commenta invece alla fine Palladino - ma è stata la nostra prestazione migliore. Questa partita ci aiuterà a crescere». Di sicuro, gare così dovranno servire come monito per non commettere più errori del genere. Specie in difesa. Lo scrive La Repubblica
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