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FLORENCE, ITALY - SEPTEMBER 1: Head coach Raffaele Palladino manager of ACF Fiorentina gestures during the Serie A match between Fiorentina and Monza at Stadio Artemio Franchi on September 1, 2024 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Raffaele Palladino brama la sua prima vittoria stagionale un po’ come un leone affamato, sotto il sole della savana, va a caccia della preda. C’è da capirlo, in effetti. Perché il tempo - rispetto all’ultimo successo che in assoluto ha visto il tecnico protagonista - è nel frattempo volato. E in mezzo c’è stato sia un cambio di panchina che, soprattutto, l’aumento cubico delle pressioni che lo stanno a tutt’oggi riguardando. L’ultima volta che l’allenatore ha potuto esultare a pieno (se si eccettua il successo ai rigori con la Puskas Akademia) era infatti il 13 marzo scorso, ovvero 181 giorni fa, quando il Monza si impose 1-0 sul Cagliari prima di inanellare una striscia a passo di lumaca costituita da tre pareggi e sei sconfitte. Domenica a Bergamo, quando Biraghi e soci torneranno in campo, di giorni dall’ultimo trionfo ne saranno trascorsi addirittura 186 ed è scontato che la volontà di Palladino sia quella di interrompere il prima possibile un digiuno che, a lungo andare, potrebbe diventare pesante da sostenere. Specie perché la Fiorentina si troverà presto al cospetto di un calendario che, fino alla prossima sosta, sarà caratterizzato da un tasso di difficoltà notevolmente più elevato. Lo riporta La Nazione.
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