Chi l’ha capito davvero è stato Italiano, al debutto in Europa, l’ha ritrovato, l’ha rilanciato. 13 gol in 49 gare, di cui 24 da titolare. Reti pesanti, anche in Europa, doppiette con l’Istanbul nel girone e il Braga. Il gol col Toro in Coppa Italia. Col Milan e la Salernitana in A. Luka s’è risentito Falcao e Aguero. L’hanno aiutato anche i compagni, lo stesso Cabral, cui dovrebbe aver soffiato il posto per la finale di Conference col West Ham, domani. Anche se il brasiliano ha giocato (e segnato) nell’ultima col Sassuolo, è il bomber di Conference con 7 gol (e 1 nei preliminari) e 17 in totale. Ikoné e Gonzalez, coi quali Jovic si trova a meraviglia, l’aiuteranno.
Anche il Corriere Fiorentino si concentra su Luka Jovic con un articolo dal titolo "Scatto finale". "Adesso, o mai più - si legge -. Perché è materialmente l’ultima occasione per dare un senso diverso alla sua strana stagione e perché, dopo quelle maledette opportunità mancate nella finale di Roma, quella col West Ham potrebbe essere la migliore delle vendette possibili. E chissà. Magari è (anche) per questo che Vincenzo Italiano si è ormai quasi definitivamente deciso a puntare su Luka Jovic. Salvo sorprese o ripensamenti dell’ultimo momento infatti, sarà il serbo il centravanti titolare nella gara più importante dell’anno. Proprio lui che, qualche mese fa, raccontò a tutti di essersi presentato allo spogliatoio con una promessa. «Appena sono arrivato alla Fiorentina ho detto ai miei amici serbi che avremmo vinto Conference League e Coppa Italia, perché ogni anno da quando sono professionista, ovunque sono andato, ho vinto almeno un trofeo». E se la prima chance è andata vuoto, domani Luka e i suoi compagni avranno l’occasione per dare un calcio alla delusione dell’Olimpico, e regalare a Firenze un titolo che manca da tanto, troppo tempo.
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