Calma e pazienza
—Serviranno, quindi, calma e pazienza. Qualità nelle scelte negli ultimi trenta metri (vecchio guaio che spesso si ripresenta) e, soprattutto, concretezza. E qua il pensiero non può che correre ai centravanti. Siamo al decimo tentativo (tra campionato e coppa) e va da sé che tutti adesso si aspettano il primo centro. Vale per Nzola, così come per Beltran. Il ballottaggio era e resta aperto, ma la sensazione è che il mister (nonostante in molti lo stiano tirando per la giacchetta in senso contrario) abbia deciso di concedere un’altra occasione all’ex attaccante dello Spezia. E non (solo) per confermargli stima, supporto e fiducia, ma anche perché la prestazione di Frosinone è stata valutata (digiuno a parte) molto positivamente.
Fiducia a Nzola
—Certo, il rischio è che al primo pallone sbagliato il Franchi inizi a sbuffare, ma in questo momento meglio correre questo pericolo (sperando che M’Bala si sblocchi) piuttosto che mandargli un brutto segnale lasciandolo in panchina. Ciò non significa bocciare Beltran (entrerà comunque a gara in corso) ma, semplicemente, cercare di dare il massimo appoggio a chi (Nzola) è mentalmente più in difficoltà. Alle sue spalle Nico Gonzalez e Bonaventura (quasi impossibile ora come ora farne a meno) e, probabilmente, Kouame.
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