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Gazzetta dello Sport
La Viola ha avuto l’unica vera occasione per una invenzione di Bonaventura che metteva Nzola davanti alla porta, ma il centravanti, più mobile del solito, riusciva soltanto a toccare la palla un po’ lunga con la punta del piede e Rui Patricio è riuscito a respingere. Quando, intorno al minuto 25, la Joya si è stirato per un suo intervento falloso su Arthur ed è entrato Azmoun, è come se la Roma si aspettasse la tempesta e si è ritirata sotto coperta. Mourinho ha messo la barca, pardon, il pullman, davanti a Rui Patricio, con un Lukaku encomiabile per sacrifico. La Fiorentina ha preso il pallino, con Arthur e Duncan mai presi da Paredes e Cristante, ed è stata per venti minuti nella metà campo giallorossa, ma non è riuscita a combinare granché perché serviva qualche invenzione degli esterni per creare crepe nel muro romanista. Il paradosso, ma non tanto, è che la Viola ha avuto la seconda occasione in ripartenza all’ultimo respiro del round, nell’unica uscita della Roma verso Terracciano. Bonaventura si è trovato 3 contro 2 ma, al posto di servire un compagno, ha preferito fare da solo: tiro centrale e debole. Lo riporta la Gazzetta dello sport.
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