Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

La Repubblica

Nzola, ritrovato un piccolo sorriso: i viola aspettano i suoi gol

Nzola
Per l’angolano la trasferta serba si chiude con il sorriso, dopo settimane difficili, senza una rete, senza degli acuti e con tante polemiche
Redazione VN

Doveva essere la sua serata, quella in cui offrire uno squillo e quello squillo è arrivato. Nonostante una prestazione così e così Nzola ha ritrovato la via del gol, nella speranza che sia la svolta psicologica e mentale tanto attesa: un rigore calciato con paura, centrale non esteticamente bello ma giusto per entrare nel tabellino e portare a casa una vittoria che pesa più sull’autostima personale del giocatore che sul girone di Conference della Fiorentina. Per l’angolano la trasferta serba si chiude con il sorriso, dopo settimane difficili, senza una rete, senza degli acuti e con tante polemiche e critiche che all’attaccante hanno fatto male, sia sui social che allo stadio, con i brusii che hanno accompagnato la sua avventura in viola fin dalla prima partita in casa contro il Rapid Vienna: «Mi criticano così solo perché non faccio gol? Se segnassi cosa direbbero » , avrebbe confidato Nzola agli amici più intimi, convinto comunque di offrire il suo contributo alla squadra. Perimpegno, lotte spalle alla porta, marcature toste e lavoro per i compagni. Eppure i giudizi non cambiavano, tra pagelle ridotte quasi sempre all’insufficienza e tantiche non lo consideravano da Fiorentina: « Si fotta » aveva scritto su Instagram l’attaccante in una storia in cui lo si vedeva impegnato nell’allenamento. Un post polemico anche se i destinatari sono rimasti ignoti. Nzola è andato giù ma ha lavorato tanto da un punto di vista psicologico, anche fuori dal campo, prefissandosi degli obiettivi daraggiungere e cercando di isolarsi il più possibile. Una mossa che ha ripagato e che adesso attende soltanto la continuità del campo. Italiano, che si è speso in prima persona per portarlo in viola, lo ha protetto pubblicamente ma in privato, all’interno del centro sportivo lo ha catechizzato, usando parole più profonde del solito rivolte alla persona ancora prima che al calciatore, parole che sono andate dritte a un ragazzo che ha conosciuto in serie C e ha accompagnato fino alla serie a e all’Europa sempre facendolo segnare: «Non abbiamo ancora visto lo Nzola che conosciamo. Abbiamo parlato, e forse il ragazzo si aspettava di andare in gol con più frequenza. In questo momento ha qualche difficoltà, ma non deve perdere fiducia. Basta una situazione per ritornare quelli che si era in precedenza. Questo non può essere il centravanti della Fiorentina, il vero Nzola» , aveva detto, in maniera profetica Italiano alla viglia della sfida con il Cukaricki. Adesso da lui aspetta quei gol tanto ricercati in estate, quando è stato scelto salutando Cabral. A riportarlo La Repubblica


tutte le notizie di

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Fiorentina senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Violanews per scoprire tutte le news di giornata sui viola in campionato e in Europa.