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Corriere Fiorentino
A prima vista può sembrare una semplice questione di numeri, o di marketing, eppure dietro ai numeri di maglia comunicati ieri della Fiorentina c’è molto di più. Anche se nel calcio moderno non sembra esserci più spazio per storia e tradizione alcune scelte non potevano passare inosservate, a cominciare dal fardello del numero 10 finito sulle spalle di Nico Gonzalez fino al numero dei centravanti per eccellenza, il 9, raccolto da Lucas Beltran. Anche perché, in una Fiorentina dalla forte vocazione argentina, la decisione di affidare l’iconico 10 a Nico suona come una chiusura definitiva a qualsiasi ipotesi di partenza dell’esterno sudamericano. Di certo la decisione di affidare un numero del genere al calciatore forse più rappresentativo del gruppo, anche a livello tecnico, sembra sposarsi con l’idea più romantica del calciatore di talento (l’ultimo argentino ad aver indossato la maglia numero 10 è stato Miguel Montuori) ma soprattutto sembra segnare un punto di rottura con altre soluzioni che in passato non hanno funzionato come capitato con i vari Olivera, Silva, Eysseric o Pjaca. Lo riporta il Corriere Fiorentino.
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