Emergenza finita
—Italiano comunque sorride e con il recupero di Nico e Sottil chiude la fase emergenziale sugli esterni, in attesa di qualche mossa finale dal mercato: nelle settimane senza l’argentino è passato anche alla difesa a tre, esperimento che riproporrà anche in questa seconda parte di campionato, pur avendo a disposizione Gonzalez. Il numero 10 sarà quindi chiamato a partire da destra, ma anche a giocare qualche metro più centrale in caso di 3-4-1-2, da trequartista o da seconda punta. Un Nico più vicino alla porta significa imprevedibilità, ma anche e soprattutto capacità di metterlo nelle condizioni di segnare. Sì perché la carenza dell’argentino si è vissuta particolarmente in zona gol: con nove gol Gonzalez resta il capocannoniere della squadra, la vera arma offensiva capace di spostare gli equilibri. E con l’Inter la speranza è quella di tornare alla rete per andare in doppia cifra. Il rapporto con i nerazzurri del resto è ondivago: un solo gol, quello illusorio nella finale di Coppa Italia dello scorso anno, due assist, due anni fa per Torreira e Sottil, e zero centri in campionato sono il biglietto da visita di chi vuole scrivere un destino diverso e portare la Fiorentina al primo successo a Firenze con la squadra di Simone Inzaghi da quando Italiano è in panchina.
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