L'edizione fiorentina de La Repubblica si concentra sugli infortuni in casa viola, in linea con quelli capitati alle altre squadre, molti di più rispetto alla passata stagione: sei. E dire che lo staff viola si era caratterizzato per essere uno dei migliori e dei più efficienti in Italia per prevenzione degli infortuni: 97% era stato il tasso di disponibilità da parte dei giocatori nel 2021-22, roba che anche Superquark ha voluto approfondire. Ma che non ha retto i ritmi forsennati imposti dal Mondiale invernale in Qatar. C'è chi rientra più in fretta del previsto, come Dodò, e chi come Milenkovic ci mette più di quanto di solito richiederebbe un infortunio come quello che ha patito. Sottil poi continua a essere indisponibile per problemi alla schiena: ufficialmente non c’è nulla di preoccupante, la società ha smentito che si trattasse di ernia e che lo stop fosse lungo addirittura oltre l’anno, ma l’esterno, uno dei migliori al debutto, manca da un mese esatto. Igor si era infortunato ad agosto a poche ore dalla prima giornata contro la Cremonese, Duncan e Maleh hanno avuto problemi, mentre l’ultimo in ordine di tempo ad alzare bandiera bianca è stato Jovic per un problema all’anca. Discorso a parte, e fuori da questa particolare classifica, per Gonzalez, la cui tallonite, fastidiosa e non semplice da risolvere, trascende la logica della preparazione. Senza dimenticare poi che alcune maxi rotazioni di Italiano, come i nove giocatori cambiati a Udine, sono dipese da assenze e acciacchi non comunicati a dovere, non solo dalla voglia di stupire e dare una possibilità a tutti da parte del tecnico.
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