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Mutu: “Fiorentina, puoi vendicare anche noi. Nico come me? Nel numero sì”
In questo martedì di vigilia della finale di Conference League tra Olympiacos e Fiorentina, la Gazzetta dello Sport pubblica un'intervista ad Adrian Mutu. L'ex Fenomeno viola spende belle parole per il suo ex compagno di squadra Vincenzo Italiano ("Passione e visione sono sempre stati i suoi timbri, vedeva il gioco, la Fiorentina ha la grinta del suo allenatore") e poi parla della Fiorentina, tra passato e presente: "In finale non serve altro che vincere. Niente svolazzi, niente panico, il cinismo è tutto. Conto che i ragazzi viola si riprendano quello che abbiamo lasciato per strada noi. Ricordo ancora la semifinale di Europa League del 2008 (persa ai rigori con i Rangers) e ancora non mi va giù quella gara contro il Bayern Monaco. Se ci fosse stato il Var saremmo andati in finale di Champions e magari chissà... ".
Davvero una coincidenza incredibile. L'ho sentito recentemente, non so se giocherà dall'inizio ma Jove è sempre uno dei numeri uno. Bisogna stare attenti ai gol dell'ex. Lui è uno dei nostri, nel senso di quei ragazzi coi quali sfiorammo l'impresa in Uefa e Champions.
Frey ha detto che mi somiglia? Nel numero sì... (ride). A parte gli scherzi, gli ho visto fare dei bellissimi gol, ha un passo in più e numeri interessanti. Deve stare più attento ai calci di rigore. Un giocatore su cui puntare? Scelgo Bonaventura. Dà equilibrio, gol, spinta gioco. Poi mi piace Sottil, anche se è un po' discontinuo e so che è infortunato.
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