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La Nazione
Fiorentina-Milan non sarà una partita come tutte le altre. La prima senza Joe Barone. La Nazione ha interpellato Gianfranco Monti, vero tifoso viola, sull'atmosfera che accoglierà la squadra viola al Franchi:
La scomparsa di Barone? Il dolore è stato immenso, se n’è andato all’improvviso un bravo dirigente, un padre di famiglia ancora giovane. Siamo tornati indietro nel tempo con la tragedia del povero Astori. Situazioni diverse, ma il dolore è stato lo stesso. Come reagirà Firenze? Sono così innamorato della mia città e della mia tifoseria che non mi sorprende niente: questa è Firenze. Barone ha spesso diviso. Ma nel momento in cui è scomparso la città si è unita e si è stretta intorno alla società, alla sua famiglia e alla squadra. I tifosi viola sono questi. Ricordo quel minuto di silenzio imbarazzante nella sua profondità per la scomparsa della moglie di Prandelli. La partita contro il Benevento. Giornate nelle quali ho pianto. E anche sabato Firenze sarà eccezionale. E la squadra? Ho sempre visto un Barone molto presente con questi ragazzi. Se Commisso mi è sempre sembrato il nonno dei suoi calciatori, Barone era il babbo. La sua dipartita potrebbe essere uno stimolo in più. Come sarebbe vincere un trofeo? La Conference League è un’occasione. Firenze con un trofeo impazzirebbe. Sarebbe l’apoteosi. Sul futuro di Italiano? Mi sembra di aver capito che con Barone si fossero stretti la mano per dirsi addio. Ma io un angolino di speranza me lo tengo. Vorrebbe dire continuità. Spero che alla fine decida di restare
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