Rieccolo, Montella, sette anni dopo. Pronto ad allenare una Fiorentina finalmente a sua immagine e somiglianza e con meno patemi rispetto al 2012, quando visse con apprensione i giorni decisivi prima di plasmare una squadra che fece divertire e iniziò probabilmente il percorso migliore dell'era Della Valle. Oggi La Repubblica riparte da qui, da un tecnico che si sente maturato (e che crede nel lavoro della società) ed è pronto a lavorare nuovamente fianco a fianco con Pradè. Non cambiano gli interpreti e nemmeno il modulo, che sarà ancora il 4-3-3, marchio di fabbrica dell'Aeroplanino, magari con pochi nomi di rilievo ma con tanta qualità. Sono già usciti tanti nomi accostati ai viola: da Lirola, a Bonifazi, a Demme, che farebbero sì al caso della squadra per la loro gamba e le loro qualità. Ma anche Balotelli o Llorente, sondati per un peso specifico in attacco tutto da accrescere, segno che un Simeone potrebbe non bastare. Insomma, Montella può ripartire da alcune certezze per costruire la sua Fiorentina formato 2019/'20.
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Montella e il ritorno al passato: e si riparte da alcune certezze
Il tecnico viola non si smuove dal modulo e con Pradè ha particolare sintonia
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