Più ombre che luci, più rimpianti che gioie. Si può riassumere così il Mondiale della Serbia, fra le grandi deluse di Qatar 2022. Milenkovic e Jovic, fra i tanti italiani che rappresentano quella Nazionale, tornano così a casa a capo chino con un misero punto portato a casa. Repubblica ricorda come le due sconfitte patite nel girone siano state differenti nello svolgimento ma dall'esito comunque molto amaro. Ora li attende la Fiorentina, a partire dal prossimo 12 dicembre e dopo un po' di riposo.
Repubblica
Milenkovic e Jovic, morale a terra. Palla a Italiano per ritrovarli
Morale... a terra
—Il primo punto su cui Italiano dovrà puntare sarà quello psicologico. L'allenatore viola ritroverà due giocatori certamente da rivitalizzare, perché le qualità per passare almeno il girone c'erano tutte. Pochi i lati positivi, ma da cui ripartire: Milenkovic ha sempre giocato titolare con ottimo debutto al Mondiale. Il difensore è stato tra i migliori, facendo sempre buona guardia alla sua porta. Qualche calo c'è stato, come in tutta la retroguardia, ma non tutte le colpe sono sue. Discorso inverso per Jovic, visto che è rimasto quasi sempre in panchina e ha rilevato Vlahovic al 55' del match con la Svizzera. Pochi palloni così come i movimenti e una sconfitta che fa finire il sogno.
Casa madre
—Toccherà adesso a Vincenzo Italiano ritrovare il filo con entrambi. Come si legge, infatti, la Fiorentina non può permettersi di fare a meno dei due. Milenkovic è il leader acclarato della difesa e nelle ultime sfide di campionato era tornato anche a segnare. Jovic è invece l'attaccante su cui la Fiorentina ha deciso di puntare in estate in maniera importante. Nel nuovo 4-2-3-1 l'intento è proprio quello di assistere meglio il serbo, con qualche risultato in più.
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