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Corriere dello Sport
Dieci gol presi in sei partite, da una sosta all'altra. Pioli spera di non affacciarsi con gli stessi numeri al prossimo blocco, che tra campionato e Champions può raccontare verità significative sulla stagione del Milan. C'è un reparto che viaggia con gli uomini contati, deve gestire il doppio impegno e soprattutto certi cali fisiologici. Il Milan ha concesso troppo, in particolare nei secondi tempi. Più di un gol a partita, di media in A – quattordici lungo queste dodici giornate – aggiunti a un sistematico abbassamento delle certezze difensive dopo l'intervallo. Senza contare i punti persi in rimonta. E sabato a San Siro arriva una Fiorentina che ha ritrovato il passo. Scorrendo la classifica della serie A, nei primi undici posti proprio la squadra di Italiano ha incassato più reti (16) del Milan. La mancanza di equilibrio sta lasciando tracce pesanti. Proprio a pari merito con la Fiorentina, peraltro, l'anno scorso Pioli ha chiuso al settimo posto per numero di gol subiti (43). Ricapitolando: tra due giorni non ci saranno Kalulu, Kjaer – che ieri ha svolto lavoro personalizzato sul campo, a Milanello – e Pellegrino assieme all'altro lungodegente Caldara. Perciò gli unici a dare disponibilità in mezzo sono Thiaw e Tomori: coppia titolare, certo, ma senza vere alternative. Pioli porterà in panchina il giovane Simic, come avvenuto contro l'Udinese. Sperando di eliminare gli imbarazzi difensivi visti di recente. Il tecnico ex Fiorentina si affiderà per la terza volta di fila agli stessi uomini nel reparto: la difesa è stata anche la zona meno coinvolta nelle variazioni rossonere. Il Milan ha avuto la linea a tre contro il Verona, per il resto nessun restyling. Curiosità: i diciotto gol incassati dopo sedici partite stagionali, sono gli stessi di un anno fa a questo punto della stagione. Analogia autunnale che si abbina alla necessità di trovare una quadratura nella difesa milanista. Nel frattempo Thiaw, che giocava per la prima volta da titolare a San Siro proprio contro la Fiorentina – un anno fa – adesso è un punto fermo del Milan. A riportato Il Corriere dello Sport.
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