Anche il Corriere Fiorentino si concentra sulla serata da ex vissuta da Dusan Vlahovic ieri. "Stretto nella morsa dei fischi del Franchi" scrive il quotidiano.
Corriere Fiorentino
Migliaia di fischietti per Vlahovic, l’avversario scappato di notte
"Migliaia di fischietti viola suonati all’unisono. Un tappeto sonoro quasi tribale, come una grande Haka collettiva ad accogliere nella gabbia del Franchi il grande avversario"
"Migliaia di fischietti viola suonati all’unisono. Un tappeto sonoro quasi tribale, come una grande Haka collettiva ad accogliere nella gabbia del Franchi il grande avversario «scappato di notte» da Firenze come recita uno striscione in curva Fiesole a ricordare un addio che fino all’ultimo sembrava impensabile. Nei modi e nei tempi. E poi il richiamo a Dante Alighieri, al trendaduesimo canto dell’Inferno, con una coreografia di fuoco e fiamme mentre una scritta recita «ormai non vo’ che più favelle, malvagio traditor. Ch’a la tua onta porter io porterò di te vere novelle».
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La prima serata di Dusan Vlahovic nella città che lo ha accolto ragazzino e lo ha cresciuto, è quella riservata ai grandi avversari, a chi dopo aver fatto sognare un grande futuro insieme ha poi scelto un’altra strada, quella della rivale per eccellenza. Dal Ponte Vecchio di Baggio, ai versi di Dante Firenze ha attinto ancora una volta alla sua storia, alla propria identità che anche nel calcio moderno, delle porte girevoli, ha ancora diritto di cittadinanza. Almeno al Franchi. Uno stadio caldissimo, come non lo si vedeva e sentiva da tanto tempo".
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