Mercato: ora o mai più, tempus fugit. Corvino entra nel mese decisivo

Una vera e propria corsa contro il tempo. Nell'anno in cui il calciomercato chiuderà prima per lasciare spazio al campionato, non solo i viola devono accelerare per chiudere le trattative che servono a rinforzare la squadra. La Repubblica in edicola questa mattina si concentra proprio su questo aspetto: tempus fugit, tanto che la circostanza ha spinto Andrea Della Valle e Mario Cognigni a salire a Moena, nella sede del ritiro viola. Sul piatto, un affare Pasalic sfumato sotto gli occhi di tutti, fra l'altro alle stesse cifre offerte dalla Fiorentina.

Insomma, non si può più stare a guardare: in 30 giorni Corvino dovrà chiudere per un altro portiere, il famoso erede di Badelj attingendo da uno fra Battaglia, Soucek e Grassi e almeno un attaccante esterno con Pjaca sempre prima scelta e per il quale balla l'obbligo di riscatto preteso dalla Juventus. Anche perché le altre piste non sono facili da percorrere: El Shaarawy, Berardi e De Paul, nomi che lo stesso Corvino si è sentito di escludere (LEGGI QUI). In tutto questo turbine di nomi, devono anche essere piazzati gli esuberi: Eysseric, Saponara, Cristoforo, Maxi Olivera e Thereau su tutti, mentre Federico Chiesa rimane un rebus. Su di lui è necessario costruire il futuro prossimo e i viola hanno sempre fatto muro sulle tante offerte ricevute, ma da Milano rimbalzano le sensazioni che se l'Inter dovesse accettare le avances per Perisic sarebbe proprio il figlio d'arte viola in cima alla lista dei desideri di Ausilio. Insomma, vale sempre tutto nel mercato: ma da oggi un po' di più.