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La Nazione
Sfida fra amici, quella fra Fiorentina e Verona. E questo, sia chiaro, non aiuta e autorizza a vivere in tranquillità la domenica gialloblù-viola. Amiche le tifoserie, da sempre. Buoni i rapporti fra i due club (Amrabat, Barak, Faraoni, tanto per rileggere la lista degli ultimi contatti di... lavoro), ricordi e amarcord da rivivere e rileggere come cartoline preziose. Verona e Fiorentina, però, si presentano alla sfida di oggi, come gemelli diversi. Così uniti, così sensibili l’uno alla realtà dell’altro, ma allo stesso tempo ben consapevoli che dal risultato di questo pomeriggio passano destini opposti. Il Verona ha bisogno di vincere e portarsi dietro più punti possibile per scacciare (o almeno allontanare in modo sensibile) i fantasmi della retrocessione. La Fiorentina, da parte sua, ha bisogno (e una gran voglia) di vincere per rincorrere il piazzamento di campionato che vale l’Europa. Motivazioni e spunti da gemelli diversi, appunto, che hanno acceso la vigilia di una trasferta che la Fiorentina vuole vivere con l’intensità giusta, magari senza trascurare uno sguardo anche alla semifinale di ritorno di Conference di mercoledì, in Belgio. Far bene a Verona – questa una parte essenziale dell’Italiano-pensiero – aiuterà anche a gestire con l’armonia e le sensibilità giuste l’attesa del match con il Bruges. Lo riporta la Nazione.
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