"Rilancio in tre mosse. Mentalità, modulo e coinvolgimento del gruppo. Italiano ha rialzato i viola: a Milano la prova del 9": titola così il Corriere Fiorentino che si concentra sulla rinascita della squadra viola
Corriere Fiorentino
Mentalità, modulo, gruppo: il rilancio di Italiano in tre mosse
La svolta - si legge - nasce dopo la partita di Lecce quando all’intervallo, i viola, si ritrovavano sotto di un gol e, soprattutto, quartultimi in classifica. È stato allora che Italiano si è convinto a mettere per un attimo da parte l’aspetto tecnico-tattico, ripartendo dalla testa.
La mentalità
—Anche un allenatore super meticoloso come Italiano sa benissimo che senza il giusto atteggiamento non si va da nessuna parte e per questo, ad un certo punto, ha parlato con i suoi ragazzi e ha pronunciato parole che mai (prima) gli erano uscite dalla bocca. "Non me ne frega nulla della prestazione, del gioco. Dobbiamo iniziare a far punti". Questo, più o meno, il senso del discorso (condiviso dal gruppo) che si è tradotto in un modo di scendere in campo decisamente diverso. Si è visto a La Spezia, e contro la Sampdoria. Gare nelle quali la Fiorentina ha accettato di giocare come fossero scontri diretti per la salvezza mettendoci, quindi, tutta la cattiveria possibile. C’è un dato, che lo conferma. Fino alla doppia trasferta in Liguria i viola erano ultimi per gol subiti nei primi 15’ di partita. Ecco, da quel momento non solo non sono più passati in svantaggio ma, al contrario, hanno sempre trovato il gol nel primo quarto d’ora.
Il modulo
—Dal 4-3-3, al 4-2-3-1. La svolta nasce dopo la sconfitta col Basaksehir. La prima partita col nuovo abito infatti è stata quella col Verona e, dopo un normale processo di adattamento (con relative difficoltà) oggi la Fiorentina ha trovato equilibri che parevano perduti. Certo, ridursi ai numerini sarebbe sbagliato. Anche perché un’analisi attenta delle posizioni evidenzia come Italiano difenda ancora col 4-3-3 mentre molto spesso, in fase offensiva, i suoi si schierano con una specie di 2-4-1-3, con i due centrali difensivi dietro, i terzini che si alzano sulla linea dei mediani, e il trequartista subito dietro ai due esterni e al centravanti.
Il gruppo
—Il dato che sta facendo più felice Italiano però è quello che vede i viola al secondo posto per gol (e punti) trovati in panchina. Quanto successo mercoledì insomma (assist di Saponara, rete di Jovic) non è un caso. Sono già 6 i gol arrivati da subentrati (Mandragora alla Cremonese, Nico al Verona, Ikonè e Jovic con l’Inter, Cabral con lo Spezia e, appunto, Jovic alla Salernitana) per un totale di 6 punti guadagnati.
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