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GENOA, ITALY - OCTOBER 19: Vincenzo Italiano, head coach of Bologna, looks on prior to kick-off in the Serie A match between Genoa and Bologna at Stadio Luigi Ferraris on October 19, 2024 in Genoa, Italy. (Photo by Simone Arveda/Getty Images)
Giampaolo Marchini, sulle pagine della Nazione, manda un messaggio al tifo viola ricordando Vincenzo Italiano. Ecco le sue parole:
«Né Italiano né Corvino, tifo solo Palladino». Un messaggio chiaro dopo il rotondo successo viola a Lecce rimbalza in rete tra i tanti che carichi di rancore hanno altri obiettivi. Una cosa è la gratitudine, infatti, per quanto fatto, un'altra è il livore inspiegabile per l'ex tecnico viola che deve ancora ingranare con il Bologna. Il passato si ricorda, talvolta con rimpianto, talvolta no. Però da queste parti pare si gioisca più per le difficoltà dell'attuale mister rossoblù che per i successi viola. Brutta storia il livore sportivo quando non tiene conto della storia: si può non riconoscersi in un'idea di gioco (possesso palla come arma difensiva di un 4-2-3-1 non negoziabile), apprezzare poco scelte ardite (N'Zola centravanti), essere in disaccordo sulla gestione di alcuni (Parisi a destra, Ikone a piedi invertiti, Kouame ovunque); eppure le finali conquistate e l'Europa ripresa sono dati di fatto. Ottenute anche con scelte dettate da esigenze magari indipendenti dalla propria volontà; magari avallate a fatica. Perché l'allenatore deve fare le omelette con le uova che ha. Anche per questo non merita questo astio.
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